Stazione di Posta, Ristorante Cocktail Bar

Una scoperta! Il giovane chef Marco Martini imprime alla cucina del ristorante Stazione di Posta un carattere innovativo e inconfondibile, con una mirabile interpretazione in chiave contemporanea della migliore tradizione della cucina italiana.

Amuse bouche
L'esperienza della nostra cena è stata perfetta in tutti i touch point, dall'accoglienza, alla presentazione delle portate, al check out e, ovviamente, al cibo: il livello del servizio è quello dei migliori ristoranti di New York o Londra, ma con un rapporto qualità/prezzo incomparabilmente più elevato.


Baccalà con panna acida
e limone candito
Il locale è frutto del recupero di un'ala dell'ex mattatoio di Roma, un po' complicato da trovare in verità: bisogna percorrere via Galvani fino all'ingresso del Macro, girare a sinistra e costeggiare il muro perimetrale fino a raggiungere il primo varco accessibile sulla destra, entrarvi e percorrere pochi metri, parcheggiare sulla sinistra e attraversare il prato che si trova sulla destra.

Il design d'interni è una tipica interpretazione in stile "urban chic" di uno spazio industriale, con superfici ampie, grandi altezze, pareti collocate per dividere i tavoli, pilastri di ferro. Luci sapientemente direzionate per illuminare i piatti e quadri d’arte contemporanea alle pareti. Il pavimento è realizzato con i blocchi di porfido dei sanpietrini romani.

Tonno e pomodoro
Lo chef Marco Martini, 29 (ventinove!) anni, ha lavorato con Antonello Colonna, prima a Labico e poi come Executive Chef dell’Open Colonna al Palazzo delle Esposizioni, e ha vinto nel 2013 il premio Miglior Chef Emergente per il Centro Italia. Ha lavorato a Londra come souschef all'Apsleys, il ristorante di Heinz Beck all'interno dell'hotel The Lanesborough a Knightsbridge,  e da Tom Aikens, ristorante francese a South Kensington. Tutta la brigata di sala del ristorante è all'altezza delle aspettative del cliente più esigente.

Ajo e ojo di mare
Siamo stati accolti con un drink leggero, a base di rabarbaro, rhum e soda, e poi con una serie di amuse bouche: sautè di cozza con maionese, l'Origine della Carbonara (un guscio d'uovo aperto sulla sommità e ripieno di tutti gli ingredienti della carbonara servito su un piatto decorato come un  nido d'uccello), cubetti di carpaccio di manzo, rucola e parmigiano.

A fine cena ci è stata offerta una interpretazione dello snack Mikado e due stecchi: uno con un marshmallow alle more e l'altro con gelato al pistacchio ricoperto di cioccolato fondente. Per finire, un bonsai con appesi biscottini al burro e mini madeleine.

All'uscita ci viene donata una bustina con due ciambelline all'anice e un sacchetto di té.

Abbiamo mangiato:
1. Tonno e Pomodoro (moderna interpretazione della frisella condita)
2. Baccalà con panna acida e limone candito
3. Linguine vongole e cicoria
4. Ajo e ojo di mare (da applauso: spaghettoni cotti nell'acqua di molluschi e corallo di capesante e mantecati con cozze disidratate)
5. Pesca al Vino, cioccolato bianco
6. Ricotta, pera e cioccolato

Abbiamo bevuto
Riesling Federspiel, Loibner, Weingut Knoll, 2012

Mise en place
Porcellane Leela Baralee
Posate Inoxbeck
Cristalli Bormioli Rocco

Prezzo 70 euro a persona.

Ristorante Stazione di Posta
Largo Dino Frisullo (Testaccio)
Roma
Tel. +39 06 574 3548
http://www.stazionediposta.eu/

Chiuso lunedì, martedì a pranzo e domenica a cena









Erba Brusca, Cucina con orto

Immaginate un locale a metà fra un bistrot e una vecchia locanda milanese sulla sponda del Naviglio Pavese, dove la tradizione italiana si arricchisce di richiami alla cucina dei paesi mediterranei, aggiungete un orto di piante aromatiche, insalate e verdure che materializza il concetto di filiera corta, e mettete in cucina una chef nata in Francia da madre inglese e cresciuta negli Stati Uniti: l'originalità del risultato di questo mix rende il luogo una meta che scalda il cuore e stimola il palato.

Il locale è frutto di un intelligente recupero progettato dallo studio di architettura rgastudio. Gli interni si sviluppano su due sale separate da una vetrata in ferro verniciato di rosso. Un grande scaffale a parete che richiama una catasta di cassette di frutta contiene le bottiglie della lista dei vini. L'illuminazione è realizzata con lampadine a bulbo sferico montate su cavi tesi da carrucole. Il bancone e la boiserie sono ricoperte da lastre di ferro. Il pavimento è di assi di legno laccate di bianco con effetto decapé. Il ristorante prosegue con un dehors dotato di due verande, una ricoperta da una tettoia di bambù, l'altra con vista sull'orto.

La cucina è guidata da Alice Delcourt, chef con esperienze al River Café a Londra e poi a Milano al Park Hyatt, al Liberty e da Alice. Il menu proposto è definibile solo come una sorta di mediterranean fusion, eseguito con tecnica tradizionale senza sbavature.

La lista dei vini è composta da etichette di vignaioli alternativi, con una inclinazione verso le produzioni biodinamiche.

Per chi è incuriosito dal nome del ristorante, Wikipedia riporta che l’erba brusca, o Rumex Acetosa, è una pianta erbacea perenne di colore rossastro che cresce lungo i corsi d'acqua. Ha un sapore acidulo e si usa in aggiunta alle insalate fresche, agli spinaci e le verdure cotte in genere.

Abbiamo mangiato
1. Inzimino di ceci e rucola speziato, yogurt di bufala, paprika e menta
2. rilllettes di maiale con crostini e sottaceti fatti in casa
3. stracciatella di giornata con erbette brasate e semi di finocchio
4. zuppa di erbe selvatiche amare (dragoncello e rucola) e polpettine di maiale
5. cous cous speziato con agnello brasato, mandorle ed uvetta
6. torta di mele e olio d'oliva con glassa all'acero
7. crostata di prugne ed Armagnac con crema al mascarpone

Abbiamo bevuto
Riesling Spätlese Trocken, Wehlener Sonnenuhr, Kerpen, 2011

Il vino si è rivelato una scoperta davvero interessante.
Si tratta di un riesling di vendemmia tardiva (Spätlese) proveniente dalla zona della Mosella.
Il colore è un bel giallo luminoso.
Al naso, il vino schiude aromi di frutta dolce, con note evidenti di pesca e albicocca.
All'assaggio non delude le aspettative: in bocca è sapido e sprigiona sentori complessi di caramello e di banana, sostenuti da buona acidità e freschezza e grande persistenza aromatica.
Un vino di grande versatilità che ha retto bene per l'intero pasto.


Mise en place
Porcellane Richard Ginori
Posate Salvinelli
Cristalli Riedel e Stölzle

Prezzo 45 euro a persona


Ristorante Erba Brusca
Alzaia Naviglio Pavese, 286
Milano
Tel. +39 02 8738 0711
http://www.erbabrusca.it/
Chiuso lunedì e martedì



Ristorante Cracco

Il Ristorante Cracco, 2 stelle Michelin, non ha bisogno di presentazioni, come del resto il suo chef patron Carlo Cracco, diventato ancora più famoso dopo essere stato uno dei giudici di MasterChef Italia, con Bruno Barbieri e Joe Bastianich.
Il ristorante ha un arredo con una impronta moderna e internazionale. L'ingresso su strada si apre su una scala con pareti in cristallo che consente di ammirare dall'alto la sala da pranzo collocata due piani sotto. Il mezzanino contiene la reception e il guardaroba.
La sala da pranzo ha soffitti altissimi ed è contornata da pareti in legno di ciliegio. La luce, che proviene da feritoie sul soffitto, da nicchie alle pareti e da abat-jour, illumina in modo armonico gli ambienti.
Il tavoli, collocati lungo i bordi della sala e ben distanziati, sono serviti da poltrone in pelle (la seduta, a mio giudizio, avrebbe dovuto essere più alta di qualche centimetro rispetto all'altezza del tavolo).
Il menu è oggettivamente interessante per l'interpretazione in chiave moderna della cucina italiana e rivela una creatività fuori dal comune. I piatti sorprendono per la presentazione, l'esecuzione tecnica e lo sprigionarsi di profumi e sapori accostati in modo sapiente. Una esperienza che si fa ricordare.
Unico neo, il servizio in sala non sempre all'altezza del ristorante. Cito tre episodi: lo spumante Giulio Ferrari è stato servito senza essere stato precedentemente degustato (quasi impercettibile fondo di tappo, ammissione del sommelier e cambio della bottiglia); il mio piatto del pane era unto su un lato; siamo rimasti qualche minuto con i bicchieri vuoti, riempiti di vino solo dopo un mio cenno.


Abbiamo mangiato:
1) disco di insalata russa caramellata
2) crema di funghi, bianchetti in tempura e mandorle
3) noci di capesante, insalata trasparente, acciughe salate, mandarini disidratati e cime di rapa
4) fusilli verdi fatti a mano, vongole, crema di limone e purea di cime di rapa
5) rombo chiodato in crosta di cacao, patata bianca all'anice stellato e piselli

Abbiamo bevuto
Spumante metodo classico Giulio Ferrari Riserva del Fondatore, Cantine Ferrari, 2001
Tocai Friulano Ronco della Chiesa, Borgo del Tiglio, 2010

Mise en place
Porcellane Wedgwood
Posate Alessi
Cristalli Spiegelau

Prezzo 200 Euro a persona

Ristorante Cracco
Via Victor Hugo, 4
Milano
Tel. +39 02 876 774
http://www.ristorantecracco.it
Chiuso la domenica


Ristorante Porrue


Il ristorante Porrue si trova a Bilbao nella zona del Guggenheim. È gestito dallo chef Unai Campo che propone una cucina basca contemporanea.
Il locale è moderno, con una pianta ad L, luci che piovono dall'alto lungo il perimetro del locale e illuminano pareti iridescenti. Sulla parete di uno dei lati corti della L sono collocati rettangoli di plexiglas multicolore retroilluminati. L'angolo della L è costituito da una enorme wine cellar. L'effetto nel complesso è di una rilassante intimità.
La composizione del menu è ben equilibrata nel numero di entrate e piatti principali di carne e pesce. La carta dei dessert presenta poche ma interessanti proposte. La carta dei vini, non estesa, contiene una buona selezione di vini spagnoli con particolare attenzione al territorio. Il giovane chef mostra un talento unico nell'innovare la cucina basca con creatività e grande tecnica.
Il servizio è attento e preciso. Perfetti i tempi di preparazione dei piatti.

Abbiamo mangiato
1) Yogurt al peperone verde di Gernika
2) Filetti di acciuga del Mar Cantabrico con perle di salmorejo (zuppa fredda a base di pomodoro)
3) Polipo alla griglia in salsa di soja, purée di patata viola, perle di mango, nero di seppia in polvere granulare
4) Maialino di razza euskal txerria, cotto al forno con fette di mela, servito con la sua salsa e con salsa di cavolfiore
5) Tartare al coltello con quattro mostarde
6) Ananas flambée con cannella sabbiata e gelato al cocco
7) Tortino al cioccolato
8) Cono con gelato al formaggio idiazabal (formaggio non pastorizzato di latte di capre autoctone della Navarra)

Abbiamo bevuto
Acqua Magma de Cabreiroá
Elle de Landaluce Tinto, Bodegas Landaluce, Rioja DOC, 2008

Mise en place
Porcellane Guy Degrenne
Posate Mepra
Cristalli Schott

Prezzo 70 Euro

Ristorante Porrue
Alameda Rekalde, 4
Bilbao
Spagna
Tel. +34 94 4231 313
http://www.porrue.com
Chiuso la domenica sera

Ristorante Bye Bye Blues

Il ristorante (una Stella Michelin), frutto della passione di Antonio Barracco, sommelier e barman professionista, e di sua moglie, la chef Patrizia Di Benedetto, si trova su una stradina un po' isolata di Mondello, il luogo delle case al mare dei palermitani. Il locale si sviluppa su una pianta ad L, potenzialmente uno po' infelice. Tuttavia la scelta dei colori, dei materiali, delle luci e la corretta disposizione dei tavoli, rende nel complesso l'ambiente gradevole e arioso. Uno schermo, collegato ad una telecamera, consente di vedere in diretta il lavoro in cucina.
Il menù propone piatti della tradizione siciliana alleggeriti con intelligenza nella preparazione. La carta dei vini, non amplissima ma ben assortita, è composta in modo equilibrato, con una ovvia prevalenza della produzione regionale. Il servizio in sala è impeccabile.

Abbiamo mangiato
1. Gelatina di polpo e sgombro marinato con cipolla rossa di Tropea
2. Carpacci di pesci crudi (ricciola, dentice, tonno in carpaccio e tartare, gamberi) con selezione di sali (nero delle Hawaii, rosa dell'Himalaya, bianco di Sicilia)
3. Pasta con le sarde
4. Spaghetti con tartare di tonno, verdure stufate, bottarga di tonno e scorza di limone
5. Involtini di pesce spada con pomodorini
6. Gelatina di moscato ai frutti rossi

Abbiamo bevuto
Sauvignon Blanc Coste all'Ombra 2010.
La scoperta di un elegante vino dal colore giallo paglierino con riflessi di clorofilla, nel quale i sentori erbacei del vitigno assumono i profumi delle erbe aromatiche della terra di Sicilia, con una nota dominante di mentuccia e, più attenuati, di salvia. Acidità piacevole e buona persistenza aromatica.

Mise en place
Posateria Arthur Krupp
Cristalli Spigelau

Prezzo 50 Euro

Ristorante Bye Bye Blues
Via del Garofalo 23
90149 Mondello, Palermo
Tel. +39 091 684 1415
http://www.byebyeblues.it

Chiuso il martedì

Ristorante Clandestino Milano

Moreno Cedroni, chef e patron del ristorante stellato la Madonnina del Pescatore a Senigallia, ha raccolto la sfida di gestire il  ristorante del fashion hotel Maison Moschino.


Il ristorante richiama l'ambiente di una sartoria: abiti appesi, quadri ricoperti di bottoni bianchi, glacette portabottiglie abbigliata da borsetta da sera, cucina a vista dove i mestoli sono appesi a originali porta abiti.

Il menu richiama le classiche proposte del ristorante di Senigallia, e anche qui ciascun piatto è contrassegnato dall'anno nel quale è stato ideato.

In sala, il servizio, sotto l'attenta supervisione della giovane argentina Victoria Rado, ha avuto qualche cedimento solo nel ritiro dei piatti. La cucina è gestita con mano sapiente dall'Executive Chef di Molfetta Antonio Bufi.

Abbiamo Mangiato
1. Fusilloro "Verrigni" con vongole, capesante, gamberi e figgiteli croccante (sublime)
2. Tortellino ripieno di parmigiano, salsa di pomodoro e carne cruda
3. Baccalà con topinambur, cardamomo, finocchio e grani di senape
4. Gambero fritto in tempura al nero di seppia con vongole e zucchine, cremoso al wasabi con gelato al Baileys e sesamo tostato.

Abbiamo bevuto
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva "Vigna delle Oche" 2007
Villa Bucci Rosso Piceno DOC 2004

Mise en Place
Tovaglie Bellora
Posateria Hepp e SchönhuberFranchi
Cristalli Walther-Glas

Prezzo: 135 Euro

Ristorante Clandestino Milano
Via Monte Grappa 12
20124 Milano
Tel. +39 02 2900 9858

Ristorante Mythos


Il ristorante varrebbe la visita solo per la magnifica terrazza con vista sul porto di Symi. Il proprietario e chef Stavros Gogios ha condensato la sua esperienza internazionale creando una cucina greca che ha la leggerezza della tecnica della cucina moderna e le forme e i sapori di una sorta di fusion mediterraneo.

Il ristorante propone, oltre alla sequenza del menu tradizionale, la possibilità di avere dei mezethes (assaggi) assolutamente da provare.

Abbiamo mangiato
Ricciola (mayaticos in greco) con salsa al miele e spinaci, Pasta fillo ripiena di scorfano e sogliola con salsa Bouillabaisse, Filetto di tonno su caponata di melanzane, Capesante e gamberi al gratin, Millefoglie di melanzane con tzatziki, Filetto di petto di pollo con salsa al gorgonzola, Agnello con salsa al rosmarino, Torta al limone, Mousse di cioccolata.

Abbiamo bevuto
Nico Lazaridi, Moushk 2010 (vitigno Muscat d'Alexandrie)

Prezzo: 44 Euro

Mythos
Symi, Dodecaneso
Grecia
Tel.: +30 22 4607 1488

Ristorante Mylopetra

Il ristorante Mylopetra (Pietra del Mulino), tra i più rinomati della Grecia, è gestito da Hans ed Eva Sworoski, una coppia tedesca che ha il merito di essere stata un pioniere della sviluppo della ristorazione di Symi, isola greca del Dodecaneso. Il ristorante occupa un vecchio mulino dove, durante la ristrutturazione, sono state rinvenute antiche tombe oggi visibili attraverso una lastra di cristallo sul pavimento. Ha un grazioso dehors sul davanti dove abbiamo cenato. Interessante, ma i prezzi non sono giustificati né dalla cucina (buona ma non indimenticabile) né dal servizio (non proprio impeccabile).

Abbiamo mangiato:
Tagliatelle fatte a mano alla bottarga di tonno, Filetto di spigola con purea di patate al limone e ratatouille, Risotto ai porri con capesante e olio alla vaniglia, gamberi con lenticchie e salsa di zenzero e limone.

Abbiamo bevuto:
Domanine Gerovassiliou, Bianco 2010 (uvaggio di due vitigni autoctoni: assyrtico e malagousia)

Prezzo: 100 Euro

Mylopetra
Symi, Dodecaneso
Grecia
Tel.: +30 22 4607 2333
http://www.mylopetra.com

Ristorante Muses

Il ristorante Muses si trova nell'isola di Symi, nell'arcipelago del Dodecaneso, un luogo brullo di roccia vulcanica, punteggiato di case variopinte e caratterizzate da una uniforme e originale architettura neoclassica.

Il ristorante e' gestito da Ferdinando e Lisandro Damonte, due fratelli argentini, che hanno sviluppato un originale concetto di cucina mediterranea contemporanea.

Abbiamo mangiato
Sgombro affumicato con frutta e Ajo Blanco, Crema di feta con albicocche e fichi secchi e nocciole, Tartare di tonno con fragole e spuma di zenzero, Polipo con spuma di ouzo, patate affumicate e salsa all'arancia, Branzino con puree di cavolfiori, salsa di chorizo ed emulsione di basilico, Tonno scottato al sesamo con soya, funghi shiitake ed alghe, Granita di carote, crema di zenzero e spuma di cocco.

Abbiamo bevuto
Sauvignon Blanc, Alpha Estate (non memorabile)

Prezzo: 65 Euro
No carte di credito

Muses Contemporary Cuisine
Symi, Grecia
Tel.: +30 69 5873 4503, +30 69 4643 7394
http://www.muses-symi.com

The Restaurant at Grande Provence Heritage Wine Estate

Il ristorante si trova all'interno della tenuta agricola Grande Provence, fondata nel 1694 a Franschhoek in Sudafrica. La sala ha un design sofisticato e contemporaneo, l'illuminazione è calda, soffusa ma sapientemente progettata per consentire una perfetta lettura dei menu e per apprezzare i piatti ideati dallo chef australiano Roberts Darren.. Siamo stati in questo luogo indimenticabile il 24 agosto 2010, serviti in modo impeccabile e avendo avuto la fortuna di dividere il ristorante con solo un'altra coppia di clienti. 


Abbiamo mangiato
Parfait di fegato d'anatra con marmellata di cipolle rosse, pistacchi, noci e pane all'uvetta; insalata di quaglia arrosto con indivia belga, pera candita e noci; ravioli ai piselli, funghi shimeji e carciofi; anatra in tajine; pancetta di maiale in brasato con torta di mele e menta, capesante alla griglia e succo di mele e nocciole; calzone al cioccolato con sorbetto all'arancia e vodka al cioccolato bianco.

Abbiamo bevuto
Cabernet Sauvignon Grande Provence 2009.



3 course menu 295 Rand (30 Euro!)


The Restaurant at Grande Provence Heritage Wine Estate
Main Road, Franschhoek, Western Cape, South Africa
Tel.: +27 21 876 8600
http://www.grandeprovence.co.za/fine-dining-franschhoek/

Porci con le ali - Terza Puntata

Quali sono le economie europee a rischio? O, in altri termini, quante lacrime e sangue verranno chieste ai cittadini dei singoli paesi per gestire l'aggiustamento delle finanze pubbliche?
Il grafico mette il relazione il rapporto tra il debito pubblico e il PIL e la manovra necessaria, sempre in rapporto al PIL, per MANTENERE invariato lo stesso livello di indebitamento in uno scenario di crescita dell'1%.
Prendiamo l'Italia: per mantenere invariato il rapporto debito/PIL (115,8%), nell'ipotesi dei crescita del PIL dell'1%, la manovra di bilancio necessaria è pari al 3% del PIL (cioè il deficit deve passare dal 5,6% al 2,6% del PIL). Lo scherzo vale 46 miliardi. Quindi: lo Stato dovrà aumentare le entrate, ridurre le spese (o una combinazione delle due cose) per un importo di 46 miliardi, solo per non peggiorare l'attuale indebitamento (ampio quanto quello della Grecia in rapporto al PIL). E' estremamente probabile che l'Italia avrà bisogno di una robusta manovra di almeno 70-80 miliardi per invertire il trend che si e' innescato.
La Spagna è in una situazione di grave squilibrio dei conti. Ha un deficit di oltre il 10% del PIL, e per non peggiorare il livello di debito dovrebbe operare una manovra di oltre l'8% del PIL (sempre che il PIL cresca dell'1%).
Morale: l'asfittica ripresa dell'economia continuerà ad aggravare l'indebitamento dei Paesi europei. L'Italia è tra i (pochi) paesi dove una crescita più robusta del PIL renderà meno dolorosa la manovra di rientro. C'è solo un problema: negli ultimi 22 anni la crescita del PIL italiano è stato costantemente al di sotto della media europea. (Continua).

Locanda nel Borgo Antico


Il ristorante La Locanda nel Borgo Antico di Massimo Camia (1 stella Michelin) è ospitato nella cascina Lo Zoccolaio, immersa nelle vigne della meravigliosa valle di Barolo.
Servizio senza sbavature, tempi in sala perfetti. Bravo il sommellier Riccardo Sgarra.

Abbiamo mangiato:
Uovo barzotto di gallina novella con fonduta di Grana Padano
Alici fritte con salsa verde in spuma
Plin di gallina bianca da Saluzzo con il suo brodo ristretto
Gnocchetti tradizionali, crema di teleggio e cardo gobbo di Nizza croccante
Coniglio fritto in doppia panatura
Musetto di vitello stracotto e glassato al Barolo con polenta
Sfogliata tiepida alle mele renette con gelato alla cannella

Abbiamo bevuto:
Dolcetto d'Alba, Luciano Sandrone, 2006
Barbera d'Asti, La Morandina, 2004
Barbera d'Alba, Eraldo Viberti, 2006
Nebbiolo d'Alba, Orlando Abrigo, 2008
Barbaresco, Elvio Pertinace, 2005
Roero, Azienda Agricola Bordone, 2006
Barolo, Lo Zoccolaio, 2005 (punteggio Wine Spectator 95/100)
Barolo, Bartolo Mascarello, 2004
Barbera d'Alba Superiore "Croere", Terradavino, 2003

Mise en Place:
Posateria Sambonet
Cristalli Spigelau
Porcellane Villeroy & Boch

120 Euro

La Locanda nel Borgo Antico
Località Boschetti, Barolo (CN)
Tel. +39 0173 56355
http://www.lalocandanelborgo.it

Ristorante La Rei

La Rei è il ristorante del Boscareto Resort & Spa, Hotel 5 stelle lusso della famiglia Dogliani, diretto da Gianpiero Vivalda, chef dell'Antica Corona Reale da Renzo (a Cervere), 2 stelle Michelin, e gestito in cucina dall'Executive Chef Shiqin Chen (nato a Shanghai nel 1980 e da 10 anni collaboratore di Gianpiero Vivalda).
La sala, che può accogliere 60 ospiti, ha un immagine minimalista nei toni del grigio, tavoli ben distanziati, illuminazione diffusa con perfetta visibilità delle pietanze.
Il servizio è impeccabile, attento e veloce. Il menu mescola cucina del territorio a piatti di pesce.







Abbiamo mangiato:
  1. Polipo su purea di patate
  2. Cruditè di cernia, gamberi e tonno
  3. Capesante su mousse di mela verde
  4. Risotto carnaroli con julienne di seppie e carciofi di Abenga croccanti
  5. Dentice con crema di vaniglia e panatura al dragoncello
  6. Meringa e gelato al gianduiotto
    Abbiamo bevuto:
    Langhe Bianco Castaldi 2003 (70% Sauvignon, 30% Chardonnay) a tutto pasto, vino di grande eleganza e piacevolezza.
    Sauternes Chateau Saint-Helen 2005 con il dessert.

    Mise en Place
    Posateria Robbe & Berking
    Cristalli Riedel
    Porcellane Sieger

    Prezzo: 120 Euro

    Ristorante La Rei
    Strada Roddino 21
    12050 Serralunga d'Alba (CN)
    Tel. +39 0173 613 036

    Il Boscareto Resort & Spa

    Il controverso resort 5 stelle lusso è una avventura imprenditoriale della famiglia Dogliani (costruzioni edili e stradali, oltre che produzione di vino con il marchio Batasiolo). Il resort, in una magnifica posizione delle langhe nel comune di Serralunga d'Alba, al centro di un cornice di vigneti che guardano all'orizzonte il massiccio del Monviso, è costituito da un corpo di fabbrica di tre piani fuori terra, con 38 camere, spa, piscina e un ristorante.
    La struttura architettonica non ha alcuna integrazione con il luogo. Gli interni sono ossessivamente dominati dai toni del rosso, vinaccia, bordeuax, immaginiamo per un richiamo alla produzione vinicola della zona (sarebbe stato forse sufficiente un cenno). Bella la spa gestita da Aveda. Camere lussuose, ma genere Four Seasons.
    Notevole il ristorante La Rei (leggi il mio post qui).
    Peccato, l'investimento (si dice di 40 milioni) avrebbe potuto fornire un risultato migliore.

    Il Boscareto Resort e Spa
    Strada Roddino 21
    12050 Serralunga d'Alba (CN)
    Tel. +30 0173 613 036
    http://www.ilboscaretoresort.it

    Porci con le ali - Seconda Puntata

    La grave situazione dell'economica greca ha dato il via ad una speculazione contro l'Euro nella convinzione che il default di questo Paese possa innescare una reazione a catena in grado di far deflagare l'intero sistema monetario.
    In effetti le probabilità di una crisi dell'Euro dovuta alle difficoltà della Grecia sono proporzionali al peso di questa economia sul totale del PIL dell'area Euro.
    La chart mette in relazione le dimensioni del PIL dei 16 Paesi dell'area Euro con il rapporto Debito Pubblico/PIL, e come risulta evidente, alla critica situazione del debito greco (113% nel 2009) si accompagna un peso relativo piuttosto basso dell'economia di quel paese (2,6%) . In effetti, è molto probabile che i paesi europei riescano a trovare un accordo per il "salvataggio" della Grecia. Il problema vero sarebbe se un possibile default si verificasse in un Paese con una dimensione economica rilevante.  Su chi sono puntati gli occhi? Guarda il grafico e aguzza la vista.
    Il grafico tuttavia non ci dice nulla sull'eventuale processo di aggiustamento in funzione dell'eventuale ripresa, o, in altre parole, di quale sia il rischio intrinseco della struttura dei conti pubblici dei diversi paesi.
    Di ciò, parleremo nella prossima puntata.

    Macedonia Mason's

    La campagna della nuova collezione di Mason's mette in primo piano la qualità del cotone Libertador importata dalla Colombia per la produzione di questi capi.
    L'insieme della comunicazione strizza l'occhio all'ecosostenibilità (il logo del riciclo utilizzato per ben due volte), riecheggia materie prime di importazione (timbri sparsi qua e là), saccheggia le iniziali JFK (in rosso, sotto l'orlo della gamba destra).
    Insomma, ci sono Simon Bolivar, gli esploratori dell'amazzonia, l'icona democratica John F. Kennedy, oltre che una punta di ecologia che non fa mai male.
    Un bella macedonia. Niente a che vedere con la genialità dell'ultima campagna di Diesel "Be Stupid" (vedi il mio post qui).

    Giacomo Bistrot

    Il ristorante Da Giacomo, da diversi anni un punto di riferimento della ristorazione milanese, raddoppia con Giacomo Bistrot, il nuovo nato di un cluster di esercizi commerciali "edonistici" del patron Giacomo Bulleri, tutti in Via Pasquale Sottocorno, che si aggiunge, oltre che al ristorante capostipite, alla Pasticceria e alla Tabaccheria.
    L'ambiente è particolarmente curato, con una atmosfera da bistrot francese. Grandi specchi all'ingresso, sala libreria a sinistra, bellissima sala sottostante per cene private. Il menu propone: carciofi alla lucchese, asparagi alla Bismarck, parmigiana di melanzane, ostriche, insalate insolite, carne toscana eccellente, tartare di pesce e di carne, hamburger.
    Servizio curato e cordiale. Prenotare con largo anticipo.
    Qualche neo: vorremmo avere maggiore sincronismo nel servizio delle portate al tavolo e una carta dei vini un po' più ricca e ricercata.
    Prezzo: 60 euro circa


    Giacomo Bistrot
    Via Pasquale Sottocorno, 6 - Milano
    +30 02 7602 2653
    Aperto 7 giorni su 7
    Orario continuato dalle 12.00 alle 24.00



    Amico fragile

    Evaporato in una nuvola rossa
    in una delle molte feritoie della notte
    con un bisogno d'attenzione e d'amore
    troppo, "Se mi vuoi bene piangi "
    per essere corrisposti,
    valeva la pena divertirvi le serate estive
    con un semplicissimo "Mi ricordo":
    per osservarvi affittare un chilo d'erba
    ai contadini in pensione e alle loro donne
    e regalare a piene mani oceani
    ed altre ed altre onde ai marinai in servizio,
    fino a scoprire ad uno ad uno i vostri nascondigli
    senza rimpiangere la mia credulità:
    perché già dalla prima trincea
    ero più curioso di voi,
    ero molto più curioso di voi.



    Ciao amico Faber
    (Genova, 18 febbraio 1940 - Milano 11 gennaio 1999)

    Porci con le ali

    L'acronimo PIGS è composto dalle iniziali dei paesi dell'Europa meridionale (Portogallo, Italia, Grecia e Spagna) per indicare il gruppo di Paesi i cui livelli di indebitamento potrebbero mettere a rischio la tenuta dell'Euro. Recentemente, nel gruppo ha fatto il suo ingresso l'Irlanda.
    Lo spread dei tassi di interesse sui titoli del debito pubblico di questi Paesi vs i bund tedeschi è infatti cresciuto nel tempo raggiungendo il picco a inizio 2009. Nel corso del 2009 gli spread sono scesi, ma sono tornati a salire a inizio 2010 per Grecia, Spagna e Portogallo. Per l'Italia, il differenziale tra BTP e Bund decennale tratta in area 80-81 punti base, ad un livello analogo ai titoli spagnoli.
    Ebbene, il New York Times ha rivelato che Goldman Sachs e JP Morgan, tramite l'emissione di derivati, avrebbero aiutato Grecia e Italia a escludere dalla contabilità nazionale quote di debito pubblico. Il link all'articolo del New York Times è qui.

    Il secondo miracolo italiano

    Il dibattito politico degli ultimi mesi riporta almeno due affermazioni che sembrano prefigurare un nuovo miracolo italiano.
    La prima affermazione è la seguente: l'Italia è stata colpita meno duramente dalla crisi mondiale rispetto ad altri Paesi grazie alla minore esposizione delle nostre banche alla finanza speculativa e all'assenza di bolle immobiliari.
    Se mettimo in fila i dati del PIL dal 2000 ad oggi (fonte: FMI), ricaviamo un quadro diverso: l'Italia è tornata di 10 anni indietro nel livello di ricchezza, mentre Paesi come la Spagna e la Grecia, pur in forte difficoltà, hanno comunque un livello di ricchezza molto superiore a quello del 2000.
    La seconda affermazione riguarda invece il preteso sorpasso del Regno Unito nel PIL pro capite. Ebbene, prendendo sempre i dati del FMI del PIL pro capite a parità di potere d'acquisto, l'Italia si trova appaiata in fondo alla scala insieme alla Spagna e dopo la Grecia. Il Regno Unito, naturalmente, presenta il PIL pro capite più elevato del campione.
    Le false affermazioni sono un problema di ignoranza o di naso lungo?

    Vi ricordate del Total Quality Management?

    Chi non ricorda il mantra degli anni '80? Il Total Quality Management, la filosofia organizzativa resa famosa da Toyota nel mondo, sembrava essere la ricetta per prodotti a "zero difetti".
    Ebbene, Toyota ha richiamato circa 8 milioni di veicoli (inclusi quelli con il marchio Lexus) a causa del fatto che il tappetino potrebbe mantenere premuto l'acceleratore anche quando il piede destro è sollevato. Il difetto potrebbe essere la causa di 19 incidenti mortali negli Stati Uniti. A questa prima campagna di richiamo, si è aggiunta quella dei modelli Prius (400.000 veicoli) per un difetto al sistema ABS. Prius è l'auto a motore ibrido più venduta al mondo.
    Anche Honda ha avviato una campagna di richiamo per circa 440.000 veicoli, negli Stati Uniti, Canada e Giappone, a causa di un difetto dell'airbag del posto di guida, che, gonfiandosi con troppa forza, può causare ferite al conducente.
    Negli USA sono state presentate circa 40 class action contro Toyota, per risarcimenti stimati in circa 3 miliardi di dollari.
    Chi lo avrebbe mai detto?
    Imprevedibile come Fiat che compra Chrysler.

    Be Stupid.

    Renzo Rosso ha ancora una volta innovato la comunicazione del suo prodotto: i jeans Diesel.
    Il nuovo slogan "Be Stupid" colpisce nella sua essenzialità con un messaggio inclusivo. Chi non si è mai sentito dire "non essere stupido...." di fronte ad una affermazione o ad una proposta? La nuova campagna identifica nel concetto di "essere stupidi" il coraggio di rifiutare schemi convenzionali, quindi di essere innovativi. "Smart may have the brain.... but stupid has the balls".

    Il Cigno nero, di Nassim Nicholas Taleb

    Come l'improbabile governa la nostra vita.

    Fino alla scoperta dell'Australia, gli abitanti del Vecchio Mondo erano convinti che i cigni fossero solo bianchi, confortati da una lunga serie di osservazioni di cigni bianchi. Ma basta osservare un solo cigno nero per confutare la convinzione che tutti i cigni sono bianchi. Taleb ci mostra la fallacia dei nostri modelli cognitivi, che tendono a basarsi sull'errore di escludere eventi devianti.
    Il cigno nero è la metafora per descrivere l'esistenza e le conseguenze di eventi rari, difficilmente prevedibili ma di grande impatto.
    Questo libro ci fa inforcare occhiali nuovi per guardare agli eventi che determinano il corso della vita (oltre che dei nostri successi finanziari).

    Nassim Nicholas Taleb
    Il Cigno nero
    il Saggiatore, 2008
    379 pagine
    18 Euro

    Sito di Nassim Nicholas Taleb: www.fooledbyrandomness.com/

    Frutta e verdura fratelli Galantino

    Sono considerati i Bulgari dei fruttivendoli di Milano. Ma se volete una mela che sappia di mela o un'arancia che sappia di arancia questo è l'indirizzo giusto. I fratelli Galantino, Teo, Enzo e Tonio, la terza generazione di una famiglia di coltivatori e commercianti di frutta e verdura di Bisceglie, accolgono i loro clienti con una cordialità ormai rara. La selezione proposta va dalle primizie che arrivano da tutto il mondo alle piccole produzioni di selezionati agricoltori italiani.
    Naturalmente, sono accettate tutte le carte di credito.

    Fratelli Galantino
    Via Solferino, 12 - Milano
    +39 02 6599 730
    www.fratelligalantino.it

    Chiù Mozzarella e GourMed

    Marco Gugenheim faceva il consulente per Deloitte.
    Oggi ha creato un concept nuovo nel campo del food and beverage: vendita, degustazione, take away e delivery di materie prime di eccellenza, frutto di una attenta ricerca e di una rigorosa selezione. Da Chiù troverete mozzarella di bufala campana DOP che arriva giornalmente dalla piana di Paestum, una notevole selezione di formaggi e salumi, pasta di Gragnano, olii extravergine delle migliori DOP italiane, pesto genovese originale, taralli pugliesi, focaccia pugliese, pane di Altamura, capperi di pantelleria, tonno di Carloforte, arrosti, carpacci, marmellate e miele biologici, una piccola ma selezionata lista di vini e champagne.
    Un'oasi del gusto nel centro di Milano.

    Chiù Mozzarella e GourMed
    Via Pontaccio, 5 - Milano
    +39 02 805 2296
    www.chiu.eu

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